19 marzo Festa dell’Orgoglio Paterno !

Posted on marzo 19, 2013

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sfondo_festa_papaTradizionalmente, la Festa del Papà ha sempre avuto un accento un po’ rude, quasi anaffettivo.

Basti pensare ai regali proposti per la festa del Papà (cravatte, pipe e il famoso profumo Denim “per l’uomo che non deve chiedere…. MAI”), in confronto a quelli della dedicati per la festa della Mammma – Cuore di mamma: baci perugina, peluche, fotografie, fiori etc etc.

L’avere tre figli, e di età così diverse, dona tante occasioni di comprendere meglio quello che capita attorno a noi, attraverso una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni.

La fine settimana trascorsa è stata una di queste preziose occasioni articolate in una serie collegata di esperienze.

Lorenzo è partito per l’Inghilterra per un week end di rugby, mentre Pietro è andato a Marzano per la fine settimana Scout della consegna della Promessa (il fazzolettone che gli scout portano al collo).

Prima esperienza: il sabato pomeriggio la casa si è all’improvviso svuotata dei nostri figli più grandi, lasciandoci in custodia solo il piccolo Giovanni (pervaso da una sottile e inespressa inquietitudine per questa inaspettata solitudine).

Seconda esperienza: domenica, sotto una fantastica nevicata, abbiamo assistito, commossi, alla consegna della Promessa a un Pietro emozionato e teso, che mostrava di saper essere assai più adulto di quanto generalmente è abituato a manifestare dai miei costanti rimproveri.

Terza esperienza: domenica sera, lunedì e martedì mattina in attesa del ritorno di Lorenzo. L’atmosfera in casa era assolutamente anomala: senza i continui litigi di Lollo e Pipi, i nostri altrettanto continui rimproveri, e con una sedia in meno al nostro tavolo. Mi è sembrato naturale, pur emozionandomi, che Pietro, questa mattina, esprimendo a parole il più profondo del  nostro inespresso, abbia detto prima di uscire per andare a casa: “Voglio che Lorenzo torni a casa!”.

Quarta esperienza: Lorenzo è tornato entusiasta dell’Inghilterra e delle tante cose ed emozioni condivise con i suoi compagni di rugby; con un ricordo di tutto eccezionale; pronto a lasciare l’Italia per vivere nella città dove è nato il Rugby e “c’èunascuolafantasticaegrandissimadovefannolezioneesiimparaagiocarearugby,
machecostaventottomilaeuroall’annoma ora sono a casa e vorrei tornarci con te e la mamma, stare un po’ con voi, Pippi e GioGio“.

PosateHa davvero ragione Rita – e si cade inevitabilmente al femminile – quando mi sollecita a trovare e provare sempre modalità di comunicazione diverse con i nostri figli, perché è proprio vero che l’autentico Orgoglio Paterno del 19 marzo, passa più facilmente da una emozione condivisa con i propri figli, che da una mela o una bistecca mangiata in punta di coltello e di forchetta!

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