Quante volte si è denunciata la minuscolarizzazione della parola Politica, oggetto di scempio da parte dei tanti – troppi! – che hanno anteposto il proprio egoistico interesse di portafoglio al generale interesse della Polis.
Protagonisti di questa deriva sono certamente i Partiti, ma non sono gli unici, sarebbe lunga la lista dei soggetti che hanno contribuito a rendere la Politica un luogo di scambio di favori, frutto di più o meno esibiti conflitti d’interessi tra loro reciprocamente incrociati, che hanno condannato alla paralisi questo nostro grande Paese.
Più che dal numero dei Parlamentari, e o dalla populistica riduzione dei loro stipendi, bisognerebbe ri-partire da una modifica seria e rigorosa della pur emanata legge anti-corruzione !
E, comunque, proprio in tale contesto sorprende ancor più l’indubbio successo elettorale del centro destra ricompattato da Berlusconi, al quale va riconosciuto il coraggio di aver accettato una sfida impegnativa e assai pericolosa. La promessa della restituzione “in contanti” dell’I.M.U., ma molto più i temi del condono e dell’indulto, hanno fatto presa su quella parte di elettorato – ampia! – che ha interessi da proteggere. Nell’urna non solo Dio vede bene, ma anche l’elusione e l’evasione !
Il successo del Movimento 5 Stelle rappresenta, invece, una delle possibili reazioni a tale sfascio da parte di cittadini stanchi di essere spettatori inerti di tale sfascio senza limiti.
Ma è o sarà la reazione più efficace ? In altre parole, aldilà di apprezzare o meno la reazione in se stessa (e chi scrive non l’apprezza): il successo del Movimento 5 Stelle sarà in grado di provocare un miglioramento della situazione ?
La comprensione del disegno perseguito dal Movimento 5 Stelle passa ora dalla strategia che sarà assunta dal Movimento 5 Stelle, ovvero da parte del suo leader, e anche questo avrà non poco significato. E’ ormai il momento di passare dai proclami della campagna elettorale alle decisioni e alle proposte concrete, che richiedono inevitabili scelte di valori.
In primis: la governabilità del nostro Paese, che non può permettersi di restare a bagno maria, è un valore oppure no ? Se non lo è, o quantomeno non lo è nelle attuali condizioni politiche, credo che chi così la pensa debba dirlo espressamente, assumendosi anche la conseguente responsabilità di rendere inevitabile lo scioglimento di entrambe le camere del Parlamento o del solo Senato.
Mi permetto di sottolineare che la questione è molto seria, in quanto il Paese reale, che per una ampia parte ha riposto tante speranze nel voto al Movimento 5 Stelle, soffre sul serio, e non può sopportare tatticismi di partiti e non-partiti, che impediscono di affrontare di petto i gravi problemi che abbiamo di fronte. Nessun soggetto Politico che si è assunto la responabilità parlamentare può trascurare l’elenco silenzioso sempre più numeroso delle tante persone che sono state poste nelle condizione di non trovare altra soluzione di quella drammatica di togliersi la vita.
Il Paese reale non può aspettare l’esito di una partita a scacchi a tre, giocata sulla sua pelle !
Posted on marzo 7, 2013
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