Non ho voglia, nè sono attrezzato per svolgere una puntuale analisi del voto.
I flussi e i controflussi di quella che è una emoragia tanto annunciata quanto trascurata.
Chi si sorprende del voto è in malafede: vuole coprire i gravissimi errori di valutazione che hanno caratterizzato l’ormai conclusa campagna elettorale del PD, fin dalle primarie.
Certo un risultato così netto di Berlusconi era difficilmente prevedibile, ma la tecnica comunicativa del signor B. dovrebbe ormai essere conosciuta. Così come conosciuta dovrebbe essere la labilità della memoria degli italiani, che nuovamente ci cascano solleticati in parte anche dalla possibilità di ottenere la restituzione dell’IMU, e forse ancora più dalla prospettiva di un nuovo condono e di una amnistia.
Spinti, soprattutto, dalla mancanza di una proposta alternativa più autorevole e solida rispetto alla riproposizione di una coalizione che soffre delle stesse debolezze del vecchio Ulivo.
La scelta del sottoscritto per Monti, come antidoto di sanità politica, era evidentemente troppo ottimista, non tanto per l’effettiva efficacia dell’antidoto (un 10% non è certo poco per chi è considerato, a torto o a ragione, un “tassatore”!), bensì per l’effettiva gravità della malattia.
Un semplice antidoto è insufficiente, è necessaria la penicillina, si rischia ormai di curare un corpo morto !Questa cura da cavallo lo potrà essere il Movimento 5 Stelle e il suo leader politico Grillo ?
Il sottoscritto è molto pessimista al riguardo, non condivendendo affatto nè il contenuto (o megglio il non -contenuto) nè il metodo di questo non-partito.E le dichiarazioni di Grillo pacate del day after ancor più mi inquietano.
E’ comunque il momento della responsabilità, il nostro Paese non può restare nella situazione di incertezza in cui queste elezioni lo hanno ancora più cacciato. Con un percorso costituzionalmente tracciato, che non prevede la possibilità dello scioglimento del Parlamento o anche di una sola Camera, va ricordato che siamo nel cosiddetto semestre bianco, ovvero negli ultimi sei mesi di mandato del Presidente della Repubblica in cui non è consentito a quest’ultimo lo scioglimento delle Camere.

Spetta invece a questo Parlamento l’elezione del Presidente della Repubblica, e prima spetta a questo Parlamento votare la fiducia a un possibile Governo.Non è tempo di tatticismi, le scelte andranno ben soppesate nell’unico interesse del Paese.
Le valutazioni andranno fatte nel modo più laico possibile, senza pregiudizi, confrontandosi sulle linee programmatiche.
michele galeotti
marzo 2, 2013
… abbiamo un pd debolissimo, disarmato, con gli occhi bassi … a recitare un mea-culpa in volgare toscano …. pronto anche a rinunciare ai miliardi del finanziamento pubblico, anche a una legge sul conflitto d’interesse che farebbe peggio ai deputati pd che al cavaliere (forse!) …. MA GRILLO, al 25% dei consensi, primo partito, quando potrebbe chiedere ed ottenere qualunque cosa …. prende le macchinine e le tira contro le finestre e caccia la cerbottana nel water e sporca dappertutto perchè NON E’ CAPACE DI ASCOLTARE …. è un disturbo istrionico (vedi DSM) …. ma questo non gli verrà perdonato.
DEMOCRAZIA …. non dittature grazie Grillo!!
M P Blog
marzo 2, 2013
Grazie Michele, davvero preziosa per acutezza la Tua analisi.
Magari scopriamo che un buon esperto in D.S.A. potrebbe riuscire a dare un Governo a questa nostra Italia.