Il dolore e la tristezza di quel giorno,
nella pioggia di oggi.
Meteoropatia dell’anima.
Quanti anni sono trascorsi,
un quarto di secolo.
Eppure – banalità! –
sembra sempre oggi.
Il tempo si è fermato,
per riposare,
dopo una corsa troppo accelerata.
Un prima e un dopo.
Quante cose sono capitate dopo:
mai assenza.
La mente si perde,
tra prima e dopo,
si ostina a contare i secondi.
Il cuore è più sapiente,
non conta i sentimenti,
li moltiplica,
e sa che la presenza non svanisce.
La pioggia dona lacrime al viso,
incapace di piangere.
Il freddo conduce all’abbraccio.
Restano solo i segni sul viso,
la solitaria vittoria,
del tempo vanamente trascorso.

Posted on Maggio 24, 2021
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