Sono un iperattivo,
e un elogio alla passività da parte di un iperattivo può sorprendere.
Ma l’estate consente di riflettere,
l’orizzonte del mare aiuta.
Anche di comprendere idee e atteggiamenti che sono molto distanti da noi.
Solo gli sciocchi non cambiano idea,
e l’età che avanza non è un alibi alla scemenza.
E così, non senza sorpresa,
in quest’estate di un anno tremendamente “bisesto”,
variegate sollecitazioni mi hanno condotto a riflettere sull’essere passivo.
Conducendomi in terreni inesplorati,
esattamente agli antipodi del mio solito agire,
fatto di azione, spesso prima ancora di essere richiesta.
Un caro amico mi consiglia da tempo:
Rilassati, non puoi avere tutto sotto controllo!
E così tento,
non senza difficoltà,
di imparare ad accogliere da passivo quanto accade.
A non intervenire,
a reprimere il senso di colpa da iperattivo,
sintomo della sindrome da super eroe.
Lasciare che gli altri intervengano,
attendere i loro tempi,
concedermi il tempo di aspettare, fermo.
Il risultato è stato sorprendente e inaspettato,
dopo un poco di sofferenza,
prevista e prevedibile,
ho fisicamente sentito la dolcezza degli altri.
Avevo dimenticato che la dolcezza non è solo quella che si dà,
ma anche quella che si riceve,
che si consente agli altri di donare.
È farsi abbracciare con forza,
non solo abbracciare.
Lasciare agire,
non bloccare gli altri agendo.
Custodirsi è reciproca creatività nella dolcezza,
altrimenti può diventare costrizione.
L’inerzia degli altri può essere difesa all’iperattivismo:
C’è il Super Eroe, lascia fare a lui, ci tiene!
L’attivismo può reprimere la creatività,
la passività l’accoglie.
Saper accogliere la custodia degli altri,
è un modo di custodire altrettanto potente:
esprime fiducia!
L’imperativo è fidarsi!
Attenzione però,
passività non è affatto inerzia,
disinteresse per quanto ci circonda,
all’opposto, è stimolo all’attivismo degli altri.
Senza questo patto di fiducia,
resta doveroso l’attivismo che interviene,
perché il compito che ciascuno di noi ha
è di migliorare un poco la piccola porzione di ecosistema che gli è affidata.
Brevi riflessioni di un’estate di un anno che non dimenticherò mai.

Posted on agosto 29, 2020
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