Era esattamente un venerdì, 23 anni fa.
C’era probabilmente il sole e faceva caldo, ma per un po’ il sole non vidi e un freddo cattivo sentii sulla pelle.
Esattamente un venerdì, coincidenze matematiche che paiono misteriose, ma non lo sono.
Era bisestile quell’anno, con un giorno di troppo non voluto. Lo è stato anche venti anni dopo, sempre un giorno di troppo.
Dire che sembra che sia passato un attimo è banale, anche se autentico. Si sa, l’orologio che scorre sulla pelle non rispetta i secondi, non è allineato su Greenwich, nè su nessun altro meridiano.
69 – 96 – 19 serie di numeri non senza significato.
Anni che trascorrono, traguardi che si superano, ma tutto resta immobile, fotografato in quella stanza estranea divenuta di famiglia.
Subito dopo è stato tutto una corsa, come per reazione. Come se per compensare tanta fissa immobilità fosse sufficiente immergersi nella velocità delle pratiche da sbrigare… per convincersi forse che il tempo scarseggia, quando invece tra tutto non era certo il tempo che mancava.
Così è stato 23 anni fa, e nei prossimi giorni cosa farò?
Una certezza ce l’ho: andrò a votare per far sentire la mia voce, per esprimere la mia partecipazione alla vita democratica della mia nazione.
Troppo retorico: spero di no!
Troppi credono che non partecipare sia la scelta giusta, civile e inevitabile. Si sbagliano, stanno soltanto consegnando ad altri il futuro della nostra Italia, e questi altri decideranno anche se magari sono minoranza.
L’altra certezza è che non voterò per chi con scoperta e premeditata strategia comunicativa soffia sulle paure delle persone per accrescere il proprio audience. Il megafono che usa rafforza solo il volume della voce. Il rosario che mostra è una blasfemia per la sacra laicità dello Stato.

Quanta saggezza antica: chi semina pioggia, raccoglie tempesta!
Non voterò neppure chi pensa che l’Europa debba essere smontata: non riesco ad andare contro la Storia. Non voglio in alcun modo esere accostato a chi vorrebbe un’Europa divisa e litigiosa (ancor più di quanto già lo sia da sola) unicamente per avvantaggiare altre potenze.
Non voterò neppure chi invece di guardare al Futuro, gira lo sguardo verso il Passato, di cui pretende di raccontare solo alcuni aspetti rassicuranti, tralasciando gli errori e i drammi di cui pure è gravido.
Non voterò chi vuole legittimarsi come forza politica, ma in realta è solo un rigugito di violenza ignorante.
Non voterò neanche chi non riesce a fare un passo indietro o almeno di fianco, e tra ricoveri, plastiche, siliconi e toupet si propone come un prodotto dei suoi “consigli per gli acquisti”.
E chi voterai? …ormai vi chiederete, con legittima curiosità.
Il panorama ahimè non è ampio, e mi duole non avere indicazioni nette per Lorenzo, che per la prima volta esercita quel diritto di voto per il quale tante vite umane hanno combattuto e sono state spezzate.
Purtroppo anche quest’anno entrerò nella cabina elettorale turandomi tutto quello che può essere turato: beato Montanelli che solo il naso dovette turarsi!
La scelta sarà tra dare fiducia in bianco a un partito che dice di essersi trasformato (pur silente ed assente dalla scena politica colpevolmente lasciata calcare ad altri), una fiducia in bianco che in passato è già stata tradita, oppure dare il voto a un partito nuovo che di nuovo ha ben poco, ad iniziare dalla smania dei “leader” di restare in sella.
Probabilmente, a ben vedere non sono, poi, scelte così antagoniste, anzi probabilmente facce di una stessa miscellanea politica che tenta di risalire la china in cui si è fatta cacciare. Una volta si andava sul Colle dell’Aventino, oggi si sceglie di sprofondare sotto terra. Diverse altezze Politiche!
Fortunati coloro che sono chiamati a votare anche per le elezioni del Comune. Potranno votare persone che conoscono, in carne ossa, ai quali potranno tirare il giacchetto o la gonna e anche le orecchie se, una volta eletti, dimenticheranno quanto in questi giorni promesso con generosità.
Qui mi sento di dare due indicazioni sicure e garantite:
chi ha il piacere di abitare nel Comune di Medesano avrà anche quello di votare una persona seria, concreta e leale, una certezza nell’ascoltare ma anche poi nel decidere: Pietro Carpena!
chi abita, invece, nelle splendide colline parmensi tanto care ai ciclisti, nel Comune di Lesignano de Bagni non sbaglierà di certo nel votare una persona animata da autentica passione civile, ormai da anni dedita al bene comune del paese in cui vive: Michele Galeotti!
Nel frattempo, ormai da tante settimane, ho appeso al balcone il tricolore e la bandiera blu stellata. Chissà quante persone sono passate, hanno visto e magari hanno fatto qualche riflessione. Chissà, però, quanti sono passati e si sono chieste il perchè di questa esposizione e magari che bandiera fosse quella blu con le stelle, come, qualche giorno fa, mi ha chiesto, con mio grande stupore, una persona …
Buon Voto!

Posted on Maggio 24, 2019
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