Silenzio… omissione… Segni di contraddizione

Posted on giugno 19, 2018

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«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

Martin Niemöller (1892-1984)

 

Il silenzio è assunzione di responsabilità!
Il silenzio è connivenza!
Il silenzio non è resistenza!

Le notizie che riempiono i giornali sono preoccupanti.
Non è catastrofismo, è lettura della realtà.
La preoccupazione nasce dalla circostanza che si procede per slogan di pancia, che non creano scandalo, anzi, al contrario, creano condivisione.

Non possiamo dimenticare che in altre epoche sotto i balconi in Italia c’erano tutti, quasi.

Io voglio essere dalla parte di quel “quasi”!

Non posso stare in silenzio.
Non posso essere connivente.

Nessuno, innanzitutto io, nega che la realtà è complessa.
Che questo rigurgito razzista è frutto di una politica scellerata che ha fatto sfacelo del principio di legalità. Una politica dettata da chi in estate prende il sole a Capalbo, o in altre amene località turistiche, e senza vergogna si oppone ad organizzare lì centri di accoglienza perchè danneggerebbero il turismo.

Ma resta, per me, una certezza, la vita umana non ha valore, anche se si tratta della vita di Caino!

Segni di contraddizione, siamo chiamati ad essere Segni di contraddizione!

(https://www.ilpost.it/2018/06/19/martin-niemoller-prima-vennero/amp/?__twitter_impression=true

Il-Silenzio-RadioKafka-Francesco-Urbani)

Posted in: Alta montagna