Perchè oggi voto SÌ

Posted on dicembre 4, 2016

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Avevo deciso di scrivere e di impegnarmi per spiegare la riforma costituzionale che oggi votiamo, poi è arrivata questa estate con un giorno di troppo a togliermi ogni spazio e ogni energia necessaria.

Avevo così deciso di restare silenzioso, di comunicare il mio SÌ in modo discreto, nell’occasione del confronto a tu pe tu, ma di evitare di scrivere, per evitare, innanzitutto, di annoiare.

I dibattiti che ho sentito numerosi in questi giorni e in questi mesi mi hanno definitivamente convinto che davvero si è detto troppo a sproposito, facendo macelleria soprattutto del nostro Diritto Costituzionale, sia da una parte che dall’altra parte.

Poi, però, sentire un caro amico al quale sono affezionato sostenere che il SÌ è pericoloso perché conduce a una deriva anti-democratica, mi ha, subito, scaldato, poi mi ha fatto riflettere su quanto poco si sia fatto, da una parte e dall’altra, per consentire al Popolo Sovrano di votare informato.

(D’altra parte non possiamo certo parlare di diritto all’informazione violato, in quanto anche il nostro Popolo Sovrano ben poco fa per informarsi, ben più appassionato dai dibattiti populisti televisi in cui i leader si azzannano, ma non discutono, nè tantomeno informano. Diverso sarebbe se ci fosse decidere sul campionato di calcio, o se l’ultimo costoso telefonino non fosse disponibile per i regali di Natale, allora sì il Popolo Sovrano si sentirebbe violato e scenderebbe in piazza. Ma per una riforma costituzionale no, troppo complessa, roba da specialisti!!)

E così ho deciso di compilare in quesa mattina di voto un semplice elenco dei perchè voto SÌ.

Voto SÌ, perchè:

  • la nostra democrazia non è in pericolo per la riforma costituzionale oggetto di referendum, ma per la palude in cui è stata portata da interessi di bottega. Palude in cui chi non ha i mezzi per avere a disposizione una barca annega (per esempio dovendo aspettare tre mesi per fare una TAC nonostante i medici dicano che la diagnosi è grave);
  • se è vero che tutto è da cambiare in Italia, non comprendo perchè non si possa cambiare la Costituzione;
  • è da trentanni che tutti sono d’accordo, come tutti dicono di essere ancora d’accordo (anche sul fronte del No), che la seconda parte della Costituzione va cambiata per abolire il bicameralismo perfetto, per abolire il CNEL, per rendere il Senato spazio delle autonomie locali (etc etc);
  • non mi fa paura la stabilità politica, anzi la voglio dal più profondo del mio essere italiano, anche per la parte politica più lontana dal mio pensiero e dalla mia cultura politica. Non voglio più alibi per chi governa, se è un incapace lo dimostri con la sua azione e non dica che è colpa di un altro! E se sarà molto incapace si torni nelle piazze a protestare!
  • il Parlamento è oggi spesso bloccato dalla conreta esigenza di convertire decreti legge del Governo (Berlusconi, oggi apodittico difensore della Democrazia, è stato un campione per numero e contenuto), e se il Parlamento, come dicono dal No, sarà bloccato dai disegni di legge del Governo, quanto meno questi non avranno efficacia fino alla loro approvazione da parte della Camera dei deputati;
  • non credo che questa sia la riforma costituzionale perfetta (anzi!!), ma quotidianamento mi accontento di me stesso per quanto riesco a fare e ottenere, e così mi accontento per quanto evidentemente è la qualità dei nostri partiti e dei nostri uomini politici (senza dimenticare che la riforma è stata condivisa da tutti i partiti, per poi la destra sfilarsi per meri interessi di bottega e oggi dire che la riforma è solo di una parte!!!);
  • non chiedo alla volpe se è buona l’uva, e così non chiedo a D’Alema e a Berlusconi (soci nella bicamerale del primo) se è buona la riforma che loro non sono riusciti a realizzare;
  • non ascolto chi ha votato sempre Sì nei passaggi parlamentari e oggi invita a votare No al referendum (Bersani);
  • troverò insopportabile sentire da Berlusconi, Salvini, Brunetta, Meloni e compagnia varaia danzante vendere la prevedibile vittoria del No come la conferma del loro peso politico;
  • e sarà confermata la tanta insipienza nella c.d. sinistra radicale/antagonista etc etc – invero sempre più reazionaria e conservatrice – che ancora oggi crede di poter scindere la loro “nobile e democratica” posizione da quella identica per toni e contenuto della destra, da loro stessi considerata “becera e immorale”. È quella stessa sinistra che per identici motivi fece cadere Prodi e il suo governo condannandoci ai vari successivi governi di Berlusconi. Significativo al riguardo che Prodi abbia deciso di dire che voterà SÌ;
  • come la Bonino, che votera SÌ, penso che sempre più spesso sia necessario “turarsi il naso”quando si entra nella cabina elettorale, oggi sperando che in futuro l’aria si purifichi.

Questi i miei “perché”. Per maggiori informazioni tecniche senza valutazioni di partito rimando a questo link  http://www.rainews.it/referendum/index.html

Poi letti i risultati ascolterò comunque le interpretazioni malevoli ma giustificate. Siate sicuri, però, che continuerò ogni giorno nell’attività artigiale di rinnovare il pezzo di mondo che mi è stato affidato.

A tutti buon voto, perchè non partecipare mette soltanto ai margini e non consente poi di lamentarsi.

Buona domenica di voto!!

 

Posted in: Polis