EUROPA e LESIGNANO DE’ BAGNI

Posted on Maggio 23, 2014

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So di essere un tormento, ormai puntuale.

Ma non ne posso fare a meno, sento quasi un obbligo morale dire chi voterò e perché.

Chissà che a qualcuno possa interessare

Premetto, innanzitutto, che non abbandonarsi alla deriva dell’astensione è sempre più difficile, e solo la granitica certezza che chi non vota si rende complice di chi vorrebbe mandare tutto allo sfascio, non mi fa neppure prendere in considerazione tale ipotesi.

Tralascio inoltre ogni riflessione sull’Europa, limitandomi a dire che l’Italia esprime una grande numero di parlamentari ed è sempre stata, e può continuare a essere, decisiva nelle decisioni che vengono assunte. Per l’Italia è fondamentale essere autorevole per pesare in Europa.

Voterò il Partito Democratico.

Avrei tanti motivi per non fare questa scelta, e la cronaca, anche di questi giorni, ne fornisce di sempre nuovi. Resto dell’idea però che il PD costituisca oggi l’unico partito in grado di preservare le fondamenta di questa nostra Democrazia e di produrre l’indispensabile cambiamento di rotta e di passo. Non vi è altro partito, nell’arco costituzionale, che possa garantire la stessa capacità di confronto interno (spesso fin troppo eccessivo!!!), vuoi per l’assenza di alcuna regola interna finanche minimale (M5S, privo finanche dei requisiti di legge per beneficiare dei finanziamenti pubblici a cui dice di aver rinunziato); vuoi per il pensiero unico dell’unico leader sempre più decadente (ma non credo con meno appeal elettorale, FI); vuoi per i numeri ormai talmente risicati da non consentire neppure il dialogo (partiti minori); vuoi per l’inammissibile tentativo di far dimenticare gli scandali che li hanno contraddistinti (Lega e IdV).

Il PD resta il partito in cui, oggi, un soggetto, fortemente isolato e opposto dalla intellighenzia o più semplicemente potentato interni, è riuscito (certamente ben sostenuto da altri poteri) a farsi eleggere Segretario, e poi “ci_ha messo_la faccia”, rischiando tutto (nella nostra terra di prosciutto si dice: il cotto e il crudo!) assumendosi la responsabilità di governare.

E la notizia, oggi annunciata con incomprensibilmente_soddisfatta_solerzia_giornalistica da Repubblica edizione on line, che il comizio elettorale di Renzi in Piazza del Popolo avrebbe riempito solo per metà la bellissima piazza romana, mi dà una ragione in più di votare questo PD in fermento.

Il mio voto al PD, è proprio un voto a questo fermento, convinto che l’Italia abbia bisogno di una forza politica autenticamente democratica e riformatrice, così come avrebbe bisogno di una forza autenticamente democratica e conservatrice (ma su quella sponda costituzionale il percorso non mi sembra neppure abbozzato!!!).

Potrei fermarmi qui: voto PD e basta.

Ma nelle europee si posso anche dare massimo TRE preferenze (con l’avvertenza di non scegliere candidati tutti dello stesso sesso), senza alcun vincolo di liste bloccate. L’elettore sceglie liberamente tra i nomi con cui il partito ha composto la lista.

La scelta non è facile. La “parmigianità” non è per me elemento discriminante, se non nella scelta dei formaggi.

Volendo dare un segnale con il mio voto, la mia prima scelta cade su

Cécile Kyenge

Alla paura che motiva il purtroppo diffuso sentimento razzista che Cecileserpeggia tra la gente deve opporsi un vaccino forte, e così, avendo molto apprezzato il segnale dato da Enrico Letta con la scelta di un Ministro dell’integrazione dalla pelle nera, ora che tocca a me scegliere, confermo la scelta di Cécile Kyenge. Apprezzandola anche per il lavoro svolto sul tema, pure fonte di terrore per molti, dello jus soli.

 

Come seconda preferenza, sinceramente, debbo affidarmi all’indicazione di una persona di cui apprezzo l’impegno nella formazione politica dei giovani (Campo Samarotto) e nella lotta alla ludopatia, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Beppe Pagani. Il mio secondo voto va dunque a

Damiano Zoffoli

Il percorsoZoffoli formativo e culturale di Zoffoli è molto vicino al mio, ed è persona che ha esperienza di amministratore locale (Sindaco della bella Cesenatico a cui sono molto affezionato). E poi permettetemi, per quella vena ironica alla quale mai rinuncio, trovo grandioso l’uso della Z di Zorro, e non mi negherò il piacere di calarmi nelle vesti del mitico spadaccino, all’interno della cabina elettorale, per tratteggiare anch’io la Z.

La terza preferenza è ancora incerta. Potrebbe anche essere che non la esprima, o che la dia alla capolista Alessandra Moretti, bersaniana doc, per rafforzare quell’anima indispensabile del PD. Ma sinceramente non sono affatto certo di tale voto, ben potendo bastare due preferenze. Accetto però consigli.

LESIGNANO DE’ BAGNI

Da ultimo, se fossi cittadino della nostra bella Lesignano de Bagni, e fosse chiamato a votare per il sindaco, non avrei dubbi a dare il mio voto al candidato consigliere Michele Galeotti e non solo per l’amicizia antica e intensa che ci lega. Michele Galeotti, infatti, è un raro esempio di serietà e competenza unite a una robusta integrità morale. Caratteristiche davvero eccezionali, non solo nel decadente panorama politico italiano. La scelta civica, inoltre, ritengo che conservi grande validità, soprattutto in realtà piccole come quella di Lesignano de’ Bagni, che se ben governate possono diventare autentiche oasi di democrazia. Oltretutto Lesignano non manca di bellezza e il suo territorio ricco può essere davvero valorizzato tanto. E non è questo soltanto il giudizio appassionato di una persona legata a Lesignano e alla più alta Stadirano da affetti sinceri e altrettanto antichi, capaci di scaldare il cuore. Dunque, se votassi a Lesignano de Bagni, non avrei alcun dubbio a scrivere sulla scheda: Michele Galeotti.

A tutti buona voto !!

Galeotti

 

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