Mi è capitato, l’altra sera, di seguire in TV l’ultima parte della trasmissione di Santoro su La 7.
Sono rimasto disorientato.
Belpietro ora scrive sul Fatto Quotidiano di Travaglio ? O forse è Travaglio che ora scrive su Libero di Belpietro ?
L’altra sera i due giornalisti-editori (sono entrambi proprietari di determinanti quote societarie del proprio giornale),comodamente accomodati su un palco di tubi innocenti, che ricordava quello del Muppet Show (ricordate Statler e Waldorf?), hanno, con unanime sintonia, evidenziato criticità del Governo e del PD, e dunque di Matteo Renzi.
Hanno posto pressanti domande all’unico rappresentante del PD presente in trasmissione, al quale non è stato neppure consentito di svolgere compiutamente il proprio ragionamento: continuamente interrotto dalle ben coordinate incursione di entrambi i giornalisti-editori. Il tutto coordinato da un Michele Santoro dall’esibito atteggiamento paternalistico e comprensivo di fronte a un Governo e un PD guidati da persone giovani “che bisogna lasciare lavorare…“.
E’ stato molto istruttivo: l’esthablishment (non importa di che parte!) di questo Paese ha davvero paura!
Un conto è parlare di cambiamento, fare convegni, scrivere articoli ed editoriali, e magari anche azzardarsi in promesse elettorali, diverso è invece avere di fronte una persona che il cambiamento sembra (non ho certezze, ma solo speranze disperate!) intenzionato a realizzarlo, e comunque sta rischiando l’osso del collo, e temo, purtroppo, non solo politico!
In questo contesto preoccupato per la proprio auto-sopravvivenza, Santoro fa giornalismo d’inchiesta, trattando in trasmissione la notizia della casa a Firenze utilizzata da Renzi e in affitto a un amico di infanzia di quest’ultimo. Santoro lo fa con raffronti avventurosi con altre e ben distinte vicende, che lo stesso Santoro riconosce aver ben altre dimensioni e caratteristiche (anche sul piano della rilevanza penale). Un delicato (se è possibile essere delicati in materia!!) uso del cosiddetto “metodo Boffo“, che tanti danni ha già fatto in questo Paese, ed è solo una coincidenza la presenza in trasmissione di Belpietro, socio-collega-giornalista dell”altro giornalista-azionista di riferimento di Libero. Vittorio Feltri, che del “metodo Boffo” è buon utilizzatore (pur con pentimento a posteriori!).
Se poi si volesse per un attimo indagare e riflettere sui collegamenti editoriali tra Travaglio e Casaleggio, editore e co-ideologo con Grillo del M5S, forse il quadro si chiarisce ancora meglio.
Disarmante questo nuovo che avanza !
In questo contesto non si può non fare il tifo per Matteo Renzi e per il suo Governo. Dico proprio fare il tifo, non un pacato sostegno, ma proprio un supporto da stadio. Con l’avvertenza che il supporto tanto è più forte e da stadio tanto più forte può trasformarsi in avversione, sempre da stadio. Ma credo che di questo Renzi sia consapevole, e tenga al proprio osso del collo !
Sul tema rimando all’editoria di Ernesto Galli Della Loggia sul Correre della Sera, edizione on line,
e anche all’intervista pubblicata sul Messaggero on line a Matteo Renzi che, per l’appunto, parla della “strana coppia Squinzi-Camusso“
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Posted on marzo 23, 2014
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