Non è un mistero che io abbia sostenuto Renzi, fin dalle primarie del centro sinistra, che hanno preceduto le elezioni politiche che hanno portato alla non-vittoria di Bersani.
Tale sostegno si fondava sulla speranza che Renzi possa davvero realizzare qualcosa per questo PD, rendendolo capace di essere autorevole interlocutore e regista di un centrosinistra maturo e capace di governare.
Dunque, che Renzi stia cadendo nel trappolone a lui teso proprio dai suoi, ovvero dal di dentro del PD, dalle correnti che tanto amano il loro nuovo segretario politico, mi lascia basito.
Tanto più che Renzi ripete il copione che fu di Dalema, quando con un colpo di teatro dell’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, fu incaricato di sostituire Romano Prodi, impallinato da una estrema sinistra incapace di assumersi le responsabilità di governo, e per questo condannata all’estinzione. Correva il 1998, 16 anni fa !
Oltretutto si rischia di ridurre il tutto al duello personale e privato tra Renzi e Letta, entrambi esponenti di una nuova generazione, che, sinceramente, sembra capace soltanto di fare il verso – malamente – ai tanto biasimati balletti della vecchia politica.
Invito a leggere l’editoriale sul Corriere della Sera on line di quest’oggi di Ernesto Galli Della Loggia, un po’ sprezzante nella conclusione, ma, ahimè – anzi ahi-Italia! -, più che comprensibile.

Posted on febbraio 13, 2014
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