“LA COMPAGNA DI BERLUSCONI A PRANZO CON UN’AMICA“
Ecco il titolo dell’articolo apparso sull’edizione on line del Corriere della Sera (Corriere.it).
Con tanto di foto della medesima signorina Pascale, durante il “pranzo al ghetto con una amica“, riproduzione e commento delle dichiarazioni “rasscicuranti” sempre della signorina Pascale sull’attuale situazione politica, ridotta alla “analisi” dei rapporti interpersonali tra Berlusconi e Alfano, di tale rilevanza politica da far tremare il governo (e la Borsa !!!) : “Alfano? Lo ha scelto Silvio. Non si lasceranno!”
Mi sorge una domanda: ma la Democrazia (D maiuscola) in Italia, come è stata ridotta ?
Davvero è ingenuo pensare a una Politica (P maiuscola) che coniughi Valori e Ideali in Progetti (tutto maiuscolo) di ampio orizonte ?
Il Giornalismo (mi piacerebbe con la G maiuscola) – tengo a precisare che il citato articolo del Corriere è solo un esempio dei tanti che quotidianamente affollano anche le scalette dei telegiornali – che ruolo ha, o meglio dovrebbe avere nel custodire e far progredire la Democrazia ? Il criterio dell’audience è davvero sovrano, oppure una effettiva resistenza educativa-culturale è possibile, è doverosa ? Non spetta anche al Giornalismo indicare una direzione, per non ridursi a fotografia dei quanto la gente vuole sentire, o, peggio ancora, a cassa di risonanza di quanto dall’alto si vuole comunicare alle persone ?
In un recente incontro di genitori, un’amica dall’acuta sensibilità ha indicato come dote da augurare e augurasi che i figli acquisiscano nel e per diventare adulti, ha indicato la capacità di critica e di auto-critica. Vien da chiedersi come possa formarsi e svilupparsi nei nostri ragazzi una tale capacità di analisi della realtò e di loro medesimi se le analisi che trovano quotidianamente sui giornali e alla televisione sono di siffatta levatura e profondità.
So bene che un discorso ampio e complesso, per il quale non sono neppure attrezzato, ritengo tuttavia che sia un nodo fondamentale, in quanto non è affatto ingenua la convizione che oggi si costruisce il futuro della nostra Italia. Una autentica presa di coscienza di questo da parte di tutti (Giornalismo compreso) consentirebbe una salutare virata, dal valore rivoluzionario. Cominceremmo sul serio a “sbrogliare la matassa…”

Posted on novembre 15, 2013
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