Raramente mi è capitato di giocare al lotto, senza alcuna fortuna.
Questi tre numeri, però, sono davvero quello che si dice un “terno al lotto!”.
Solo il 3 è un numero primo, ma certamente non soffrono di solitudine Lorenzo, Pietro e Giovanni… tutt’al più è la solitudine a soffrire con loro.
Non riesco a guardarmi alle spalle senza volgere subito lo sguardo all’orizzonte davanti a me… a noi.
Un cammino costruito spalla a spalla, fin da subito, in quella spiaggia marina di 22 anni fa… 22 anni, l’esatta metà degli anni che tra poco compirò.
Una compenetrazione assoluta, fatta anche di qualche a-sintonia, tanto più dolorosa quanto più rara.
Occhi che si cercano, labbra che si guardano, canta Paolo Conte.
E davvero, tutto nasce da uno sguardo originario, primitivo, che ha unito e unisce intimamente due anime, molto prima che due corpi.
Un dono di cui rendere grazie ogni giorno, di Sigillo compiuto 15 anni fa, quando il Signore ha messo la Sua mano sulle nostre mani, le Sue braccia e le Sue gambe vicino alle nostre braccia e alle nostre gambe, e reciprocamente ci siamo scambiati promesse con Lui e nel Suo nome.
Quante volte le Sue braccia ci hanno raccolto !
Quante volte le Sue gambe hanno sorretto le nostre !
Quante volte accadrà nuovamente !
Umile esercizio di affidamento, come il bimbo che sicuro si affida alle braccia dei suoi genitori.
Non da soli però: sempre insieme !
… scopro così che ho dimenticato un numero nel mio terno, il più importante:
il numero 2…


Posted on settembre 12, 2013
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