Allora, per davvero neppure il tre c’è senza il quattro!
Quella di Bersani e dei Dirigenti PD è davvero una Prodezza, di nome e di fatto !
Come è possibile insistere, con pervicacia inaudita, in un metodo sbagliato di scegliere (di imporre) il candidato a Presidente della Repubblica, che anche Berlusconi sa che “è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale” (art. 87 Cost.) ?
Prima Marini, un galantuomo sacrificato alle logiche per la formazione del desiderato governo Bersani. Candidato imposto a una parte consistente dello stesso partito democratico, nonostante la espressa contrarietà di questa stessa parte. Dunque con l’intento evidente, di Bersani & Co., di nominare un Presidente della Repubblica CON il PDL, ma SENZA e CONTRO una parte importante (almeno numericamente) del partito. Incredibile!!
Poi la virata completa, l’inversione a U di strategia, segno di poca chiarezza sul percorso da compiere (o di macchiavellico doppio giochismo!): la scelta di candidare Romano Prodi. Scelta in evidente contrasto con il PDL, che da tempo aveva messo il veto su tale nome. E come non poteva essere così: Romano Prodi è l’unico leader della sinistra che ha sconfitto Berlusconi. Ritenere che possa rappresentare un candidato condiviso, è come pensare di condividere con un tacchino americano la festa del ringraziamento !
La miopia di queste scelte – entrambe! – hanno condotto il PD all’implosione, con deputati che si sono fotografati la scheda per avere la prova di essere stati diligenti. Con dirigenti di spicco che si dimettono, dicendo, soltanto ieri, che non condividono la linea del partito, sulla quale neppure sono stati consultati: ma non erano presenti a tutte le Direzioni del Partito e probabilmente anche al c.d. “caminetto” ? Boh!
Il panorama politico è davvero fosco e desolante, con i partiti incapaci di assumere le doverose decisioni, tanto che emerge (dalle fila del PD?) la proposta di inchiodare Napolitano a un ulteriore settennato, nonostante il Presidente abbia detto in tutti i modo e in tutte le occasione di non sentirsela più.
Pare di ritornare a novembre 2011, quando questi stessi partiti, incapaci di esprimere un governo che compisse le riforme e prendesse le decisioni dolorose ma indispensabili per non andare a sbattere, hanno consentito che il vuoto pneumatico, da loro stessi prodotto, fosse riempito da un tecnico, abdicando in tal modo al loro ruolo politico.
Dunque, siamo di fronte a una nuova vittoria di Grillo e del suo movimento 5 stelle ? Non sono affatto convito che sia così, anzi !
Il PD, per logiche che davvero mi sfuggono, ha fatto tutto da solo, o meglio ha dato libero sfogo a quelle forze centrifughe che, da tempo, l’imposizione dall’alto non riesce più a governare.
La responsabilità del Movimento 5 Stelle è di aver voluto parificare tutto, e di aver consentito, con la propria determinazione al non confronto e di imporre così scelte pseudo web-democratiche (quanta poca chiarezza nelle Quirinarie!), di fare il gioco del PDL, o meglio del suo leader, facendogli raggiungere lo scopo di mettere in crisi profonda il PD, che, rammento, avrebbe dovuto stravincere le elezioni dello scorso febbraio! L’On. Gasparri che si offre di partecipare a un’assemblea del PD per dare dei consigli (video Corriere TV) è davvero troppo, anche per l’esibita irremovibilità del Movimento 5 Stelle !
La candidatura di Rodotà, senza avere neppure un istante di esitazione sullo spessore della persona, è il prodotto di un percorso di scelta sbagliato perché altrettanto imposto, tanto quanto le candidature di Marini e di Prodi, e non è il percorso per la scelta del prossimo Presidente della Repubblica, la cui elezione, tutti sono d’accordo, dovrebbe essere il prodotto di una convergenza la più ampia possibile, così da conferire all’eletto la più vigorosa autorevolezza. Un Presidente della Repubblica eletto con un margine risicato di solo qualche voto, rosicchiato per di più ai franchi tiratori, sarebbe un Presidente indebolito, con la strada ancora più in salita.
Questa mattina ci sarà la quinta votazione e poi la sesta nel pomeriggio, spero che sia davvero arrivato il momento del battito d’ali auspicato, il momento di una donna al Quirinale !


Posted on aprile 20, 2013
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