Dedico questa foto a mia moglie Rita e a tutti gli insegnanti (di ogni ordine e grado, maschi o femmine), a celebrazione della grandezza della creatività del docente e la sua conseguente abnegazione al discente.
Perchè è ovvio che chi esente da tali virtù si sente,
non può certo neppure pensare di fregiarsi del titolo di docente.
Un pensiero, però, lo dedico pure ai mariti/mogli o compagni/compagne dei docenti a tutto tondo, permettendomi di dire che sovente di fianco a un grande docente si trova un robusto sostegno.
Claudio Del Monte
febbraio 16, 2013
Credo che si tratti solo del primo volume, le insegnanti di matematica hanno molti altri “strumenti di tortura” non solo per i loro “discepoli”, ma anche per i loro mariti/compagni…. ai quali dedicano un tasso di sadismo ancor più grande e raffinato!!!!
Sono da sempre un propugnatore della fondazione di un’associazione a difesa dei suddetti mariti/compagni, ma non m i muovo per paura delle teribili rappresaglia a cui potrei andare incontro…..