E’ stato davvero avanspettacolo fondato su un evidente “concorso di interessi”.
Non sorprende che il Signor B. (che di comunicazione può davvero insegnare a tanti!!), all’inizio della trasmissione, abbia sussurato «Comunque vada, a me va bene», e che Santoro, alla fine della stessa, abbia detto «Io per vincere non dovevo battere Berlusconi. Dovevo “vendere il giornale”, fare pubblico. Mi sa che ci sono riuscito».
Lo share della trasmissione pari al 33,58% e corrispondete a 8.670.000 spettatori (fra cui il sottoscritto!) dà ampiamente ragione a entrambi.
Sorge una domanda: ma se invece di spendere tanti soldi in elezioni complicate, incaricassimo direttamente l’AUDITEL, e votassimo con il telecomando ?
Il palese concorso di interessi rende meno brillante l’armatura di coloro che si pongono come i paladini della democrazia.
Il Futuro dell’Italia diverrà più azzurro se torneremo alla vera democrazia, in cui i cittadini sanno distinguere tra share e risultato elettorale, valutando le IDEE e non i siparietti !!
Posted on gennaio 27, 2013
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